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La Regina Margherita

“Nel 1889, in occasione della visita dei reali a Napoli, la regina Margherita chiese che gli venisse portata una pizza. Il pizzaiolo Raffaele Esposito preparò allora una classica pizza rossa, a cui aggiunse della mozzarella e basilico per evocare i tre colori della bandiera italiana ed in suo onore la chiamó Pizza Margherita. Il gusto piacque moltissimo alla regina, tanto che divenne il suo piatto preferito.”

Ecco. Quando mi raccontarono da piccolo questa storiella, mai avrei immaginato di raccontarla a mia volta dopo 30 anni a Nairobi in inglese ad un gruppo di ragazzi keniani della
Daniele Comboni Vocational Training School tutti intenti ad apprendere da me la preparazione della Pizza e ha chiedermi di cercare la foto della Regina Margherita di Savoia ( che manco io avevo mai cercato) a detta loro, gran bella donna.

Ciao sono Francesco e questo è il mio primo
Campo umanitario. Sono partito per lavarmi la coscienza come noi tutti bianchi ricchi e so che la mia presenza qui non cambierà e non sposterà nulla. Ci tengo a precisare che la mia coscienza non va lavata da crimini degni di sentenze, ma forse dai due crimini più grandi: l’ingnoranza e l’indifferenza. Tutto l’anno do importanza e priorità a così tante cose, materiali e non, con dei tempi e ritmi serrati, come se dovessi salvare il mondo. Tutte cose così poco necessarie a migliorare me stesso ed il mondo che mi circonda.

Per me oggi è il secondo giorno di missione qui a Nairobi e se mi chiedete cosa ho fatto fino ad oggi vi rispondo: ho fatto la pizza.

I ragazzi hanno imparato da me a farla. L’abbiamo fatta insieme. L’Abbiamo mangiata
Insieme e pulito la cucina insieme.
Tra i ragazzi Branndy era il più curioso, appassionato e amante della cucina. A lui ho raccontato con grande entusiasmo che il mio pizzaiolo preferito ha aperto pizzerie a Tokyo,Londra, Parigi, Miami, Americhe, Asia, Australia insomma in tutto il Mondo!

Branndy: ( ridendo) “Ed in Africa? Non ne ha aperta neanche una, vero?”

Francesco: No. ( idiota che sono)

Branndy: “ Non è un problema, Se tu mi spieghi bene come fare la pizza, un giorno magari la apro io la pizzeria in Kenya. Sono molto capace”

Lo è davvero, è capace Branndy. Capace a fare la pizza cantando, capace a sorridere tutto il tempo, capace ad ascoltare e a farmi domande per migliorare, capace a farmi sentire importante.

Quando abbiamo salutato tutti i ragazzi, passando davanti al fantastico Murales che abbiamo sempre oggi concluso tutti insieme, mi hanno ringraziato per la pizza e gli ho detto che ormai la sapevano fare anche loro da soli. Branndy mi ha detto: Torna che la facciamo insieme.

Ciao sono Francesco e oggi ho fatto la pizza.

4 Comments

  • Laura ha detto:

    Grazie Francesco,
    Non solo di fare la pizza ma di raccontare.
    Mi aiuti a stare lì.
    Mi mancate tutti.
    Siete stati grandi a partite ma tornerete ancora più grandi. Continuate a condividere, grazie
    Laura

  • Michela ha detto:

    Grazie Francesco, mi hai commosso e riportato un po’ li con voi ❤️ è da piccoli semi che nasce bellezza

  • Diletta ha detto:

    Dialoghi che vanno oltre le parole, commozione che erutta e mi riporta lì dove vive la parte migliore del mio cuore.
    Francesco, oggi non hai fatto solo la pizza, oggi ci hai dato speranza! Scusa se è poco!! Buon primo campo

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