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Ottavo giorno di servizio, pieni di entusiasmo ci dirigiamo verso la baraccopoli di Bangla.
Prima di arrivare sapevamo già che saremmo stati divisi in tre gruppi: due dedicati alle home visit e uno alla preparazione degli orti nei sacchi per le famiglie del posto. Noi facciamo parte del terzo gruppo.
Se ci dovessimo soffermare sulla tipologia di coltivazione potremmo definirla semplice, veloce e soprattutto poco invasiva, ma ciò su cui vogliamo far luce è il valore intrinseco del seminare e far crescere una pianta che diverrà sostentamento futuro.
Noi lavoriamo con loro, non per loro, e questa è l’essenza del coltivare qualcosa che va ben oltre la semplice agricoltura. La partecipazione sentita di Brian, Peter, Patrobas e degli abitanti del posto ci fa capire che non stiamo soltanto interrando dei semi di pomodori, cipolle e bietole, ma stiamo piantando i semi di un cambiamento che saranno le stesse famiglie di Bangla a far germogliare prendendosene cura.
Sono le 21:50, stiamo scrivendo il diario di bordo di oggi e ci chiediamo se questa giornata, oltre che nei sacchi, farà sbocciare qualcosa in noi. Non abbiamo ancora una risposta, ma sappiamo che vogliamo continuare a essere gli agricoltori del cambiamento anche nella nostra quotidianità.

Day 8 – Letizia e Massimo

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