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Il primo giorno di attività a Nairobi ve lo raccontano due nuove “reclute” del gruppo: Camilla Margherita.


La nostra giornata è iniziata con l’arrivo del mitico pulmino giallo a Bangladesh accolto da una moltitudine di bambini e bambine in fermento: sapevano del nostro arrivo!

Dopo essere state letteralmente travolte dalle mani e dai loro sorrisi, la nostra giornata ha preso due vie diverse: Camilla giù al fiume per le attività di animazione mentre Margherita con Marina, Padre Maged e Sister Nancy alle visite domiciliari ad alcune famiglie.

Fare amicizia con i bambini è stato facile, un po’ meno attaccare su ognuno il proprio nome con lo scotch di carta! Chiamarci per nome è stato il miglior modo non solo per coinvolgere tutti nei vari balli animati e giochi a squadre, ma anche per riconoscerci  e  fin da subito affezionarci l’un l’altro. D’altronde che cos’ altro potevamo aspettarci?! Il loro entusiasmo è cosí contagioso… e che forza!!! al tiro alla fune per noi “musungu” non c’è stato scampo!


Meno movimentata ma altrettanto intensa è stata la visita ad alcune baracche dove siamo stati accolti dalle famiglie per vivere qualche momento di quotidianità insieme. Il calore e il senso di ospitalità di queste persone ci ha fatto sentire da subito a nostro agio allontanando ogni distanza geografica e culturale. È stato bello recitare ogni volta insieme il Padre Nostro in swaili e vedere con quanta gioia e devozione hanno accolto la benedizione di Padre Maged che, con parole semplici e sentite, ha invocato protezione e infuso speranza.

Questa sera ripensando alle preoccupazioni che avevamo stamattina ci viene quasi da sorridere: affrontare le piccole sfide di questa giornata si è rivelata una cosa naturale. Abbiamo compreso che avere coraggio in fondo non significa fare gesti eroici ma porsi dinnanzi alla vita con cuore aperto.

Camilla e Margherita
#TukoPamoja

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