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Se durante il primo campo, trascorso interamente operando nello slum di Bangladesh, pensavo di aver vissuto un’esperienza sconvolgente è perché ancora non avevo prestato servizio a Kariobangi. Lo slum di Kariobangi si può riassumere in un posto dimenticato da Dio: caotico, fetente, misero e sovraffollato.. povertà, malattie e immondizia regnano sovrano e aggirarsi per le sue strade da solo significa guai assicurati. Nonostante fossi la solita bianca, ricca e privilegiata, Kariobangi mi ha fatto sentire piccola e vulnerabile. All’interno di questo immenso inferno urbano vi è un piccolo e umile angolo di paradiso, il comprensorio delle sister di Madre Teresa.

Il servizio mattutino presso le sister di Madre Teresa prevede, tra le altre attività, di assistere le mamas nel dare da mangiare ai bambini disabili che vengono seguiti all’interno della struttura. Dare da mangiare a Dominique è stato facile, tenere a bada le emozioni non lo è stato affatto. Il contesto, i bambini costretti sulle sedie, i lamenti indecifrabili ma soprattutto l’impotenza, mia, ancora una volta di non poter fare effettivamente niente, se non fare mio e prendere tutto quello che potevo da quello che stavo vivendo. Probabilmente Dominique non saprà mai chi sono, ma non penso che la dimenticherò mai.

I bambini di Kariobangi sono come i bambini di Bangladesh, solo che sono molti molti di più. L’animazione si svolge in un largo spiazzo tra baracche varie e immondizia, e anche il sole che picchia sul cemento è una bella sfida. Tuttavia cantare e giocare con i bambini che spuntavano a gruppetti dai vicoli della baraccopoli è stato estremamente naturale e spontaneo. Credo che il merito sia da attribuire alla sintonia che c’è stata col gruppo, eravamo organizzati, carichi e fomentati. Abbiamo avuto un’energia contagiosa, siamo stati grandi.

Siamo solo all’inizio, il servizio a Kariobangi è e rimane una enorme sfida.. fisica ed emotiva. Le dinamiche della vita nello slum, il senso delle cose, il nostro ruolo in questa terra.. sono e rimangono dei punti interrogativi.. ma ancora una volta Kariobangi, ASANTE SANA.

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