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Questa mattina insieme ai miei compagni di servizio è stato portato a termine il progetto con le donne del reparto psichiatrico del “Missionaries center of charity Mother Teresa”.

All’interno del reparto vivono donne psichicamente labili, alcune molto gravi, con alle spalle storie drammatiche di violenza e soprusi, sole al mondo.

Alcune presentano anche forti handicap fisici.

Con loro abbiamo realizzato un dipinto lungo più di 20 metri il quale abbellisce le pareti della stanza che la Madre Superiora ci ha, con evidente perplessità, destinato all’inizio del nostro percorso.

Con infinito stupore di tutti mani, disegni, numeri e lettere animano quelle mura ed ogni donna esaltante Riconosce e mostra il suo personale contributo .

Ognuna di loro corre a chiamare le amiche del reparto, le suore, le cuoche e chiunque sia presente all’interno del centro per mostrare quello che sono state capaci di fare con quelle mani inizialmente rigide, atrofizzate, chiuse da anni. E la loro gioia è piena.

Il pomeriggio, come è nostro solito fare, ci ritroviamo in cappella per recitare i vespri e leggere il brano del Vangelo del giorno.

Il Vangelo  (Giovanni 1, 43-51) parla di Filippo che, nella città di Betsaida, corre da Natanaele per invitarlo ad andare a vedere Gesù, figlio di Giuseppe e Maria.

Filippo risponde dicendo che nulla di buono può venire da Nazareth.

Gesù dice a Filippo che “vedremo cose più grandi di queste”, “vedremo il cielo aperto e gli angeli di Dio salire e scendere sopra il figlio dell’uomo”. 

Alla luce di queste parole ripercorro i pensieri che nel corso della mattina hanno attraversato la mia mente.

Sarei voluta uscire sulla strada ed invitare i passanti ad entrare in quel reparto per visitare quella stanza.

Ma la gente mi avrebbe semplicemente risposto che nulla di buono sarebbe potuto venire da un reparto psichiatrico femminile.

Eppure proprio lì, quella mattina, sarebbe stato possibile vedere “cose più grandi, e gli angeli di Dio salire e scendere sopra il figlio dell’uomo”.

INCONTRARE un volto, RICORDARSI un nome, RISCOPRIRE dignita’ velate, è stato possibile perché questi angeli sono scesi tra noi.
Uniti nel nome del Signore possiamo fare GRANDI COSE.

Marghi (Grasselli)
#TukoPamoja 

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